In molti mammiferi di sesso maschile i testicoli si localizzano normalmente all'interno di una cavità naturale detta scroto; questi possono andare incontro ad una generica patologia di carattere ereditario detta ritenzione testicolare.
Durante lo sviluppo embrionale le gonadi
si trovano nell'addome e da lì migrano all'interno della sacca scrotale
mediante un delicato e complesso meccanismo in cui gli ormoni fetali
hanno un ruolo fondamentale. Questo processo può terminare anche dopo la
nascita come nel cane in cui testicoli possono scendere nello scroto
fino al quarto-sesto mese di vita. In questa specie la frequenza di
ritenzione testicolare è molto alta sia per una predisposizione
anatomica che per i continui accoppiamenti in consanguineità i quali, a
causa di un cattivo management genetico delle razze a scopo economico,
nel passato hanno permesso il perpetuarsi di anomalie ereditarie tra cui
quella in esame. Nell'ambito della ritenzione testicolare parliamo di
criptorchidismo quando il testicolo rimane intrappolato in addome, più
semplicisticamente di testicolo ectopico quando questo si presenta nel
sottocute o in una regione prossima allo scroto essendo riuscito a
oltrepassare in parte o completamente l'anello inguinale, breccia
naturale attraverso cui i testicoli comunicano con la pelvi e che tende a
restringersi durante lo sviluppo. Il testicolo può anche essere
“fluttuante”, ovvero presentarsi visibilmente in alcuni momenti per poi
retrarsi in altri per effetto di una insufficiente chiusura del canale
inguinale. Il testicolo ritenuto, essendo fuori dalla sua cavità
naturale, nella quale viene mantenuto in una condizione fisica ideale, è
sempre disfunzionale; basti pensare che nel cane la temperatura
scrotale è di 2°-6° C inferiore a quella rettale, condizione necessaria
perchè gli spermatozoi possano essere prodotti e mantenuti in vita.
Inoltre nel testicolo criptorchide i rapporti tra le varie compontenti
del genitale vengono compromessi per una dismorfia genetica: le
dimensioni del testicolo sono inferiori al normale, la consistenza è
flaccida, i tubuli sono ipoplasici o occlusi, l'epididimo che sovrasta
normalmente la gonade non è perfettamente in rapporto con questa ed è
atrofico; la componente endocrina del testicolo invece risulta
preservata e quindi l'organo produce normale testosterone non funzionale
all'attività riproduttiva e viene mantenuta la libido. Il testicolo
ectopico può essere posizionato chirurgicamente nella sacca scrotale
attraverso un intervento chirurgico chiamato orchidopessi consistente
nella sintesi di un legamento artificiale che “tira” l'organo nella sua
cavità naturale. Onestà ci impone di dire che questo è un intervento che
vale la pena realizzare soltanto su quei cani il cui valore economico è
alto in quanto esiste una possibilità apprezzabile che il testicolo
continui a non produrre spermatozoi anche dopo il posizionamento. In
tutti gli altri casi l'organo ritenuto deve essere tenuto sotto
osservazione periodica nei primi anni di vita del cane e va
successivamente asportato per scongiurare inevitabili processi
patologici legati alla sua presenza. Infatti un testicolo ritenuto,
oltre a non fornire alcun supporto alla riproduzione, è una fonte
anomala di ormoni che incide negativamente sulla funzione della prostata
e degli altri organi legati al sesso. L'alta temperatura, associata al
continuo stress meccanico predispongono il testicolo a processi
regressivi e neoplastici. Inoltre una posizione scomoda dell'organo può
portare dolore, nausea, irritabilità, prurito ecc, tutti sintomi
ingannevoli perchè associabili anche ad altre patologie. Ad esempio un
cane di razza pastore tedesco maschio di un anno di età presentatosi
presso la nostra clinica con una zoppia del treno posteriore
azzardatamente riferita a displasia dell'anca è riuscito a recuperare la
normale andatura dopo la semplice asportazione del testicolo ectopico
il quale si posizionava nel sottocute dell'interno coscia. Con
l'avanzare degli anni, come già accennato, aumentano anche i rischi di
una degenerazione del testicolo ritenuto a tumore. Questi nel cane
possono derivare da tre diversi tessuti e si distinguono in seminoma,
sertolioma e interstizioma o leidygoma. Il primo è un tumore maligno che
deriva delle cellule seminali, ovvero quelle deputate alla produzione
degli spermatozoi. Il secondo è sempre un tumore maligno e le cellule
interessate sono quelle del Sertoli, il cui compito è quello di
sostenere lo sviluppo degli spermatozoi. Questo è un tumore
ormono-secernente in quanto le cellule neoplastiche sono capaci di
produrre estrogeni i quali provocano la cosiddetta sindrome da
femminilizzazione, caratterizzata da turbe comportamentali, alopecia del
dorso e della coda, edema del prepuzio ecc. Il leydigoma è un tumore
benigno che spesso non viene diagnosticato in vita perchè non modifica
l'aspetto del testicolo e il comportamento del cane; colpisce le cellule
deputate alla produzione di testosterone, ormone maschile.
In definitiva la ritenzione testicolare è
un problema la cui gravità dipende dall'attenzione che il proprietario e
il veterinario sanno dare al fenomeno. Infatti un cane che viene
portato periodicamente a controllo è sicuramente meno sottoposto a
complicazioni e patologie. Solo il medico infatti può stabilire il
limite che separa la possibile convivenza dal necessario intervento il
quale, se effettuato nei giusti tempi, non può far altro che portare
benefici alla salute del paziente.
CASO CLINICO: Cane maschio, razza
Yorkshire Terrier di anni 9. L'animale presentava da settimane una
carenza di pelo alla base della coda e sui fianchi
Il cane è presentato a visita perchè da
qualche giorno il testicolo ritenuto era aumentato in volume e
fluttuava all'interno di un trasudato dovuto ad una concomitante
insufficienza circolatoria. Da notare anche l'edema del prepuzio.
Viene proposta la chirurgia con
asportazione, vista l'età del soggetto, di entrambe le gonadi. Il
testicolo ritenuto è aumentato in volume, di consistenza dura e
presenta una forma irregolare, a patata. I vasi sono congesti.
Al taglio si evidenzia il tessuto
neoplastico caratterizzato da aree lobulate intervallate da tessuto
fibroso e separate ad un tessuto testicolare macroscopicamente omogeneo
Aspetto dei preparati citologici realizzati per agoinfissione e impronta su vetrino. La diagnosi è di sertolioma
Dott. Gianfranco Casale
Medico Veterinario
Centro Medico
Veterinario San Vito
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